Wednesday, March 07, 2007

Siamo di nuovo vicini agli esami, ma in questi giorni siamo anche alle prese con la scelta del sujet du mémoire, cioè l’argomento su cui sviluppare la tesina del master; per me, ma anche per altri miei compagni non si tratta di una scelta facile perciò leggere ogni tanto questo passaggio tratto da una conferenza di Max Weber aiuta a non scoraggiarsi. Credo che chiunque abbia fatto o faccia ricerca nella vita non possa non condividere questi pensieri e queste sensazioni.

Normalmente l’idea matura soltanto sul terreno di un duro lavoro. L’idea non sostituisce il lavoro. E il lavoro, da parte sua, non può sostituire o suscitare a forza l’idea, più di quanto non possa farlo la passione. L’una e l’altro la suscitano. Ma essa viene quando le aggrada e non quando piace a noi. Le cose migliori vengono in mente a qualcuno fumando il sigaro sul divano oppure passeggiando per una strada lievemente in salita o in modo analogo, ma in ogni caso non quando le si aspetta, non lambiccandosi a tavolino. Esse non sarebbero però certamente venute in mente senza avere dietro di sé quel lambiccarsi a tavolino e quella ricerca appassionata. Comunque sia, chi lavora scientificamente deve anche tenere conto di quel caso che pervade ogni lavoro scientifico: verrà o non verrà l’ispirazione?

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