Toulouse, 5 ottobre 2006
Mi ero preso l’impegno di farmi vivo prima che passasse un’altra settimana ed eccomi qua, sono riuscito a rispettarlo, anche se questi cinque giorni sono stati densi di impegni ed avvenimenti.
Anzitutto lunedì sono cominciati i corsi, che non si tengono nella sede dell’Università, ma in un polo distaccato che si chiama “Manufacture de Tabacs” dal cui nome si può evincere l’attività che si svolgeva in quel posto prima della riconversione a Polo Universitario. D’altra parte, visto il livello della ricerca di questa Università e il casino che c’è nella sede, dedicare un posto solo a questa attività mi pare un’ottima scelta.
C’è stata subito un’introduzione generale del programma MPSE in cui alcuni docenti ci hanno spiegato come è strutturato il dottorato; da questa presentazione ho avuto due conferme:
- il programma dei Master si svolge tutto in lingua inglese (scusate ma fintantoché non ho sentito un francese parlare inglese ero scettico!);
- c’è gente che viene da ogni angolo della Terra.
Successivamente siamo stati divisi in quattro classi, per un’ulteriore approfondimento, questa volta specifico, di ogni Master (oltre a quello che seguo io in Economia dei Trasporti e dei Servizi di rete, ci sono quelli di Economia Generale, Eco-Math e Finanza).
A fare il Master di Trasporti siamo in diciotto, una incredibile Babele di lingue (da fare invidia persino all’Inter!): cinque francesi, tre italiani (oltre a me una ragazza di Brescia ed un ragazzo di Roma), una ucraina (che poi sarebbe Liliya!), una cinese, un kazako, una svedese, una romena, un peruviano, un cileno, un brasiliano, una tunisina, ed una ragazza del Burkina Faso che è un po’ la Vany della situazione, visto che è arrivata tre volte su tre in ritardo, distraendo così con le sue abbondanti curve il resto della platea.
Finora non posso dire molto di più sui miei compagni perché siamo stati da soli soltanto ad Economia dei Trasporti (l’unica materia che non è comune agli altri Master in questo primo trimestre). Sarò più preciso nelle prossime puntate!
Le altre materie che abbiamo seguito sono Ottimizzazione e Microeconomia, avremmo avuto anche Econometria ma pare che il docente si sia fatto male: fra l’altro ci hanno ufficialmente avvertito dell’assenza soltanto al momento dell’inizio della lezione (allora non siamo solo noi disorganizzati!), anche se il giorno prima alcuni colleghi ben informati (a posteriori posso dirlo con sicurezza!) avevano fatto circolare questa voce: in ogni caso, un po’ perché in facoltà ci dovevo andare, un po’ perché, data la mia proverbiale diffidenza, avevo paura che fosse una di quelle voci tipo gol di testa di Zoff da calcio d’angolo, ci sono andato.
Per chi non lo sapesse e fosse interessato (anche se ho il sospetto che l’intersezione tra questi due insiemi sia un insieme vuoto!), Ottimizzazione consiste nell’applicazione di modelli matematici all’economia al fine di trovare massimi e minimi di date funzioni; Ottimizzazione si candida ad essere la materia più complicata di questo primo trimestre e pare che di questo molti ne fossero a conoscenza (io purtroppo no, se no avrei ripassato un po’ meglio analisi!).
A questo proposito, dato che sto ripassando concetti appena intravisti nella mia lunga carriera di studi, come gradiente e polinomi di Taylor, metto in allerta gli ingegneri, nel caso in cui dovessi avere bisogno di una mano!
Cambiando discorso, visto che ho già scritto troppo per quelle che sono le mie abitudini, finalmente ho trovato casa! Me la danno lunedì (ragione per cui questo week-end me lo farò ancora in Côte d’Azur!). Poi per un po’ non mi muoverò!
A presto!